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Ecosistema |
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La Fauna
La presenza dell'acqua, del grado di salinità e della tipica vegetazione di piante
alofile, rendono le Valli di Comacchio una zona unica ed estremamente ricca di nutrimento per gli animali delle aree umide, tanto da accogliere, nidificanti o di passo, la più grande varietà di specie ornitiche in Italia (circa 300).
Sono nidificanti lo Svasso Maggiore e il Tuffetto, per quanto riguarda la famiglia degli svassi; il Gabbiano Comune, Roseo, Corallino e il Beccapesci; tra le anatidi il Mestolone, la
Canapiglia, la Moretta Grigia e la Volpoca, che è favorita dalla presenza a Boscoforte di una colonia di conigli selvatici, di cui è solita usare le tane abbandonate per deporre le proprie uova; tra i trampolieri il Cavaliere d'Italia, oltre alla Pernice di mare, che è una specie molto rara.Tutte
le specie di anatre sono svernanti: le più numerose sono le folaghe (circa 1/3
di quelle censite in Italia), i Germani Reali e i Moriglioni (75% degli
esemplari). Sono di passo, invece, il Quattrocchi, lo Svasso piccolo, il
Fistione turco, il Mignattaio, la Spatola.
Tra i rapaci sono nidificanti i Falchi di Palude e l'Albanella minore.
Fortissima è la presenza di Ardeidi, quali l'Airone Bianco maggiore, l'Airone
Cenerino, la Garzetta, l'Airone rosso, il Tarabuso e Tarabusino e di limicoli,
come Corrieri, Avocette, Combattenti, Pivieri, Beccacini, Chiurli, Pittime,
Pettegole, Piro Piro. Essendo valli ricchissime di pesce, non può mancare il
Cormorano.
Tra tutte queste specie di avifauna, le valli sono state impreziosite dalla
presenza dei fenicotteri rosa, che un tempo erano numerosi, ma che da diversi
anni non si fermavano più a Comacchio. Già da qualche anno sostano nei pressi
delle saline: nel 1998 ne sono stati censiti più di 400 esemplari e si presume
che nei prossimi anni si fermeranno per nidificare.
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Anguilla
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Faggio
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Volpe
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Tamericio
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La Fauna Ittica
La valle è il luogo ideale per praticare
l'itticoltura delle specie migratorie, durante il loro passaggio dal mare all'entroterra: a Comacchio la protagonista della pesca è senza dubbio l'anguilla, catturata con il singolare strumento chiamato
lavoriero, ma sono presenti anche branzini (o spigole), sogliole, cefali, orate, passere e
latterini.
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Limonio
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Fenicottero rosa
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Cavaliere d'Italia
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Canna palustre
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La Flora
L'elevata salinità rende difficile
la vita della flora nelle valli.Gli argini e i dossi emergenti sono imbevuti
d'acqua ad alto contenuto di sali,che la maggioranza delle piante a semi non
può sopportare.In un ambiente tanto inospitale possono insediarsi solo
vegetali capaci di particolari adattamenti le alofite,la cui diffusione è
facilitata dall'assenza di specie competitrici .Così,la flora delle valli è
profondamente diversa da quella dei territori circostanti .La vegetazione
spontanea, oltre che valore naturalistico e paesaggistico, è elemento
costitutivo dell'ecosistema, poichè numerose piante sono il cibo fondamentale
per molti uccelli e pesci a dieta vegetariana.Data l'elevata salinità del terreno e dell'acqua (dal 2 al 6%), le valli sono un ambiente estremo ed ostile per la vita delle piante: si sviluppa dunque una vegetazione prettamente
alofila, in grado cioè di tollerare la presenza del sale.
Queste piante hanno la capacità di adattarsi all'ambiente concentrando la salinità in punti ben precisi del loro corpo, oppure separando il sale dall'acqua per poi espellerlo.
Sui fondali fangosi e sabbiosi crescono alghe (Ulva rigida e Valonia) e la Ruppia
spiralis. Sui dossi sono diffusi la Salicornia, che in autunno assume la colorazione tipica di rosso intenso, la
Puccinellia, la Salsola, che è commestibile e da cui si ricavava per incenerimento la soda, giunchi marittimi, Tamerici, il
Limonio, l'Enula Bacicci e l'astro marino.
Naturalmente la fanno da padrone distese di fragmiteti, composti da cannuccia di palude.
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Martin Pescatore
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Quercia
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